Nea Smyrni (Grecia): cronaca di una rivolta

L’aumento della presenza poliziesca nella vita di tutti e di ciascuno, il costante timore di essere fermati dalla guardie e di dover sottostare alla loro arbitrarietà, arroganza e talvolta brutalità, costituisce senz’altro una delle più odiose ricadute dello stato di emergenza permanente decretato sotto il pretesto della pandemia. Capita tuttavia che, in alcuni casi, non si faccia attendere una giusta risposta di rabbia collettiva. Questo è quanto accaduto settimana scorsa a Nea Smyrni, un quartiere di Atene, dove a seguito dell’ennesimo sopruso sbirresco è esplosa una sommossa localizzata. Un compagno da Atene ci fornisce una narrazione e una lettura degli eventi.

p.s.: mentre stavamo chiudendo questo contributo, ci è giunta notizia della fine dello sciopero della fame di Dimitris Koufondinas. Seguiranno aggiornamenti

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