Dimitris: uno per tutti

Dimitris Koufontinas, prigioniero politico greco in carcere dal 2002, era in sciopero della fame dal 2 maggio, e già da diversi giorni è ricoverato nell’Ospedale di Volos. Per lui non era la prima volta, dato che ogni sua “conquista”  durante la lunga detenzione è stata il frutto di continue lotte. Contro di lui i media e un governo che, su pressione astiosa dell’ambasciata statunitense (il cui portavoce ha dichiarato che «quelli come lui non dovrebbero più vedere la luce del giorno»), vorrebbe irrevocabilmente negargli i permessi di uscita dal carcere. Insieme a lui, in queste settimane, tanti solidali hanno animato alcune prigioni elleniche e infiammato le notti di Atene, consapevoli che un tale veto persecutorio costituirebbe un precedente per tutti i prigionieri e che Dimitris, nella sua resistenza, non dev’essere lasciato solo.

Qualche giorno fa un compagno di Atene ci aveva parlato di questa vicenda e delle mobilitazioni in vista; ieri sera, mentre era in pubblicazione questo audio, abbiamo appreso che  Dimitris Koufontinas ha sospeso lo sciopero, dopo che la Corte suprema ha accolto la sua istanza, rinviando a un nuovo giudizio.

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