Tag Archives: occupazioni

Firenze: ballando sui tetti di viale Corsica

Sembrava il solito sgombero – triste e odioso come sempre – colorito solo da qualche astuzia questurina e aggravato dalla particolarità di aver colpito un’occupazione di lunga data nel quartiere Rifredi di Firenze. Nel giro di poche settimane, invece, un picco di solidarietà, rioccupazioni, condivisione e presa bene. Come ci raccontano dal tetto e dal presidio permanente sotto viale Corsica 81: “uno sgombero così bello non si era mai visto”.

Coordinate milanesi 2022

Da qualche tempo a Milano il ritmo di sfratti e sgomberi ha ripreso a correre e le forze di polizia sono tornate a martellare i quadranti più poveri della città. Ciò nonostante le occupazioni “abusive” non si fermano e sono migliaia le persone che ancora possono vivere a Milano solo grazie a forme “illegali” di sopravvivenza abitativa. Siamo partiti da qui per farci raccontare che aria tira in Corvetto – quartiere a sud est del centro – e  cosa bolle

Firenze: sullo sgombero di viale Corsica

Il 15 marzo 2022 le forze di polizia hanno sgomberato la decennale occupazione di viale Corsica di Firenze, peraltro con un diversivo che non solo sembra partorito da un vero genio del male, ma che allude in maniera sinistra a come con questo sgombero si voglia colpire la solidarietà e la lotta per la casa in città. Un compagno ci racconta di queste due giornate fiorentine, anche in vista della manifestazione prevista per sabato 19 marzo.

Controcampo

In fisica il controcampo è quel campo elettrico che esercita un’azione deceleratrice su una carica elettrica in moto. Al cinema è invece quell’inquadratura ripresa da eguale distanza ma da un punto di vista opposto a quello dell’inquadratura precedente. In questo caso il controcampo è rappresentato certamente dallo sgombero del Campetto Occupato di Giulianova (Teramo) – inteso come azione repressiva volta a decelerare la spinta sociale che viene dal basso – ma in netto controcampo è anche la testimonianza di un

La ruspa civica. Sullo sgombero del Molino

Dalle autorità elvetiche ci si sarebbe forse aspettati una diversa cautela nel trattare le sorti di uno spazio autogestito da venticinque anni, invece non c’è voluto poi molto per passare dal dialogo alle ruspe. Con un colpo di mano di polizia, al termine di un corteo solidale, è stato sgomberato e distrutto il CSOA Molino di Lugano. In vista del corteo previsto per sabato 5 giugno abbiamo sentito un compagno del posto che ci racconta cosa si dice in Ticino

Il Nord del Sud: lottare a Teramo

23 marzo 2021, i carabinieri eseguono una perquisizione presso l’abitazione di una compagna in provincia di Teramo, il perché è presto chiarito: una liberazione animale avvenuta qualche giorno prima. È questo l’episodio che ci permette di aprire una finestra su quel territorio, “il Nord del Sud”, che è il teramano. Sporgendoci al di là di questa, incontriamo le realtà del Campetto occupato e della Casa del popolo a Giulianova, ciascuna con i suoi peculiari percorsi di lotta. Per conoscerle però

Boccaccio Lovers. Una storia quasi ventennale

Da diverso tempo anche a Monza si allunga l’ombra della gentrificazione. Con il principio dell’utilizzo esclusivo, si alterano pezzi di città e si vogliono cancellare i pochi luoghi di libertà ancora esistenti, come lo spazio occupato FOA Boccaccio, attualmente sotto minaccia di sgombero. Assieme a una compagna e un compagno del collettivo Boccaccio, ne ripercorriamo la storia quasi ventennale, tra sgomberi, rioccupazioni e pratiche di autogestione e autonomia, sullo sfondo della progettazione mortifero-cementizia monzese.

Torino: anatomia di uno sgombero

Torino, 19 gennaio 2021: dopo sei anni di occupazione, viene sgomberato lo stabile di Corso Giulio 45. Né il gelido inverno, né l’emergenza Covid frenano le meschine politiche amministrative di una città alle prese con velleità di gentrificazione, improbabili ambizioni internazionali e dinamiche di decadenza. Ce ne parla una compagna di Torino.  

Un esproprio: contro l’autoporto

A sentir parlare di “espropri di terreno” la mente vola a quella odiosa pratica di spossessamento che dall’alto piove verso il basso, talvolta colpendo una vigna, talaltra un uliveto o, perché no, un pascolo, un bosco, una casa, un mulino o un’area archeologica, per farne vincoli autostradali, oleodotti, tunnel o altri “siti di interesse strategico nazionale”. Questa volta però funziona al contrario: una grande area abbandonata viene espropriata, dagli stessi abitanti, contro i progetti di Telt, che vorrebbe movimentare terra

Milano… eppur (qualcosa) si muove

Nella Milano ormai sopita e inerte, tre diversi momenti nel giro di pochi giorni hanno smosso e, forse, scosso l’immobilità e la rassegnazione imperanti: un’occupazione intensa, ancorché di breve durata, un presidio animato e solidale intorno al Cpr di via Corelli e una piazza con tratti selvaggi che ha espresso una naturale ostilità alle soffocanti e insensate regole dell’attuale èra pandemica.    

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