Storie & Narrazioni

41bis: una finestra sulla tortura, una tortura senza finestre

Lo sciopero della fame di Alfredo Cospito ha avuto il merito di aprire una finestra sul 41bis, mettendo a nudo l’insensatezza delle sue giustificazioni democratiche e mostrandone la funzione di tortura mascherata (coessenziale peraltro al regime carcerario nel suo complesso) cui sono sottoposti più di settecento detenuti. Non è cosa semplice riuscire ad affacciarsi su quelle “tenebrose camere”. Per questo abbiamo chiesto a Francesca De Carolis (co-curatrice del libro “Diversamente vivo. Lettere dal nulla del 41bis) di raccontarci della sua corrispondenza

La scongiura del discorso. Il caso Persichetti

Che la storia e la memoria costituiscano un campo di battaglia non è certo una novità dell’oggi. Tuttavia, è innegabile che una spiccata vocazione psico-poliziesca sia uno dei tratti fondamentali del presente. Per questa ragione, il caso di Paolo Persichetti risulta doppiamente significativo. Il sequestro del suo archivio storico sull’esperienza delle Brigate Rosse e specificatamente sul sequestro Moro non solo mostra il ruolo chiave che quest’ultimo riveste nella riscrittura del passato da parte del Ministero della Verità, quale specchio deformato che

Palla ovale e popolare: il Rugby sportivo di Milano

Una palla ovale, un campo, alcuni individui allergici alle restrizioni pandemiche: così comincia l’avventura del Rugby Sportivo, squadra mista di rugby che da un paio di anni si muove nel mondo dello sport popolare. Pronti alla mischia – da Milano sud a Librino di Catania – come sta continuando la loro improvvisata corsa senza meta  ce lo raccontano direttamente loro, con la presa bene di chi sa che l’importante non è tanto vincere, quanto combattere e divertirsi. Senza dimenticare le

La rivoluzione è un’avventura, prima di tutto. Paolo Ranieri

Ci sono favole che, per quanto raccontano e per come lo raccontano, sanno mantenere sempre giovane il fuoco intorno al quale le si ascolta. Così è per la favella di Paolo Ranieri, lucida e (auto)ironica, fatta di intuizioni mai scontate e sapide provocazioni. In questo contributo, estratto da alcuni incontri pubblici organizzati dai “sarunat” (che ringraziamo per averci fornito gli audio), Paolo ripercorre tre momenti della Critica radicale in Italia (Ludd, Organizzazione Consiliare, Comontismo) tra il ’69 e il ’73.

Un sano divertimento. Sulle manifestazioni No Green Pass a Milano

Non è cosa semplice raccontare una piazza composita e controversa come quella che per diciotto sabati consecutivi si è autoconvocata nel centro di Milano per protestare contro il green pass, ma vale la pena provarci, foss’anche al solo fine d’interrompere per trenta minuti la narrazione caricaturale a reti unificate che accompagna queste contestazioni. Per questo motivo abbiamo chiesto a tre bazzicatori dei sabati no green pass di raccontarci il loro punto di vista su questi cortei “senza capo né coda”

Boccaccio Lovers. Una storia quasi ventennale

Da diverso tempo anche a Monza si allunga l’ombra della gentrificazione. Con il principio dell’utilizzo esclusivo, si alterano pezzi di città e si vogliono cancellare i pochi luoghi di libertà ancora esistenti, come lo spazio occupato FOA Boccaccio, attualmente sotto minaccia di sgombero. Assieme a una compagna e un compagno del collettivo Boccaccio, ne ripercorriamo la storia quasi ventennale, tra sgomberi, rioccupazioni e pratiche di autogestione e autonomia, sullo sfondo della progettazione mortifero-cementizia monzese.

Sotto il segno della presabene: la carovana Bialysturbo

Dopo due mesi di viaggio attraverso mezza Italia, si è conclusa la bella esperienza itinerante della carovana solidale Bialysturbo, di cui avevamo già raccontato le prime battute: un’avventura collettiva fatta di fantasia, testardaggine e goliardia che né i fermi e i “papiri questurini”, né le limitazioni epidemiche han potuto arrestare, ma che soprattutto ha saputo intrecciare in maniera inedita le parole con le cose, il fuori con il dentro, nonché i luoghi con gli incontri de’ corpi. Qui una narrazione corale

La verità nel pozzo. Sulla rivolta di Modena e la morte di Sasà

Dopo la rivolta, nei giorni seguenti l’8 marzo 2020, venivano trasferiti dal carcere di Modena a quello di Ascoli, insieme a un’altra quarantina di detenuti. Tra loro c’era Sasà (Salvatore Piscitelli), che morirà di lì a poco, nella più totale indifferenza delle guardie. In nove mesi nessuno li ha cercati per chiedere la loro versione, nessuno è andato a visitarli per sapere come stessero. Così, cinque detenuti, tra cui il compagno di cella di Sasà, hanno deciso  di rompere il

Nei meandri del dispositivo correttivo minorile

Da anni ormai, nella aule scolastiche di ogni genere e grado, l’educazione alla legalità rappresenta di fatto una materia trasversale vòlta a inculcare le basi ideologiche della cittadinanza e dell’obbedienza, secondo cui «la legge è sempre buona» e «se si vogliono cambiare le cose, bisogna cambiare la legge» – beninteso: «secondo le modalità previste dalla legge stessa». Stante la delicatezza della materia da plasmare, il trattamento riservato ai “minori” che decidono determinare in piena autonomia i propri valori e, soprattutto,

Lontano da dove? E fino a quando? Oreste Scalzone su rifugiati ed estradizione

Un quarantennio fa, nel biennio 1980-81, il “fenomeno” del pentitismo dilaga e si propaga «come una specie di tsunami» che investe anzitutto il reticolo di solidarietà diffuso attorno alle azioni armate, più che alle formazioni, nel quale gl’Inquirenti individuano la “base” dei “fiancheggiatori” da far saltare onde isolare i “terroristi”, secondo noti e sperimentati schemi “antiguerriglia”, autodefiniti anche “controinsurrezionali”. E mentre a centinaia vengono lasciati a marinare in condizioni detentive “pro-tempore” secondo l’estro e la cattiveria dettati dall’“emergenza nazionale”, non

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