Inchieste & Approfondimenti

Cari saluti da Lipsia. Sul processo agli antifascisti tedeschi

Il 31 maggio scorso, in Germania, dopo quasi cento giorni di processo, l’Alta Corte Federale di Dresda ha emesso una sentenza di condanna per “associazione criminale” nei confronti di quattro antifa tedeschi, giudicati colpevoli di essersi organizzati per colpire persone o ritrovi neonazisti in Germania orientale. La condanna più grave è quella per Lina, a 5 anni e 3 mesi, mentre le altre condanne sono comprese tra i 2 e i 3 anni. Si conclude così un processo fortemente spettacolarizzato,

Medicina penitenziaria: il 41 bis all’ospedale San Paolo

Il carcere che entra in ospedale, invade reparti, condiziona chi ci lavora o chi va a cercare cure, tra guardie armate, militarizzazione e video sorveglianza. Con un compagno di Usi Sanità facciamo un giro dentro il San Paolo, nello specifico nel reparto di medicina penitenziaria, punto di riferimento per le quattro carceri milanesi, dove attualmente si trova ricoverato Alfredo, che ha superato i 123 giorni di sciopero della fame.    

Verba manent. Che nessuno dica non sapevo

Ci sono momenti in cui tutti devono prendere parola e dire anche ciò che sembra indicibile. Perché poi nessuno possa dire: “non sapevo”. Questo lo spirito con cui due avvocati romani – sostenuti da molti colleghi – stanno tentando di rompere il silenzio sulle continue torsioni del diritto penale in funzione persecutoria antisovversiva. Registrata quando lo sciopero della fame di Alfredo Cospito era solo agli inizi, pubblichiamo oggi questa intervista, come contributo alla solidarietà che si sta moltiplicando anche fuori

Vincenzo: una libertà di nuovo a rischio

A più di vent’anni dalle giornate di luglio 2001 a Genova, dopo una lunga latitanza e tre anni di complesse traversie giudiziarie, la libertà di Vincenzo è di nuovo seriamente in pericolo. Il 14 luglio scorso la Corte di Giustizia Europea si è espressa a favore della sua riconsegna alle autorità italiane, diversamente da quanto aveva deciso la Corte di Anger che nell’autunno del 2020 aveva rifiutato l’esecuzione del mandato d’arresto  per il controverso reato di “devastazione e saccheggio”. Ora

Coordinate milanesi 2022

Da qualche tempo a Milano il ritmo di sfratti e sgomberi ha ripreso a correre e le forze di polizia sono tornate a martellare i quadranti più poveri della città. Ciò nonostante le occupazioni “abusive” non si fermano e sono migliaia le persone che ancora possono vivere a Milano solo grazie a forme “illegali” di sopravvivenza abitativa. Siamo partiti da qui per farci raccontare che aria tira in Corvetto – quartiere a sud est del centro – e  cosa bolle

Chi esporta guerra non cerca pace

Mentre il parlamento italiano votava per il progressivo raddoppio delle spese militari, e nell’aeroporto di Pisa venivano trovate armi nascoste in un carico umanitario, abbiamo chiesto ad Antonio Mazzeo – antimilitarista siciliano – cosa ne pensa della decisione europea di inviare armi in Ucraina. Ne abbiamo approfittato anche per farci raccontare dell’esposizione mondiale di tecnologie belliche appena ospitata in Arabia Saudita e per fare il punto sui minacciosi movimenti nei cieli italiani, dove cacciabombardieri e droni s’involano verso l’est Europa

Punto e a capo. A un anno dalla Floyd Rebellion

È passato un anno dall’uccisone di George Floyd da parte della polizia statunitense e da quando gli elementi di una tempesta perfetta sono esplosi in settimane e mesi dal sapore insurrezionale. Un anno che ha visto non solo la vittoria elettorale di Biden e la sommossa fascistoide di Capitol Hill, il 6 gennaio 2021, ma anche il processo e la condanna dell’agente di polizia Derek Chauvin, l’assassino di Floyd. Un anno soprattutto in cui la polizia ha continuato a uccidere come

Koufondinas: uno, pochi, diecimila

Gennaio 2021: quando inizia lo sciopero della fame di Dimitris Koufondinas non sono molti a scendere in piazza per sostenere la sua lotta e, appena srotolato uno striscione, partono puntualmente le cariche dalla polizia, secondo le direttive di un governo che nella sua agenda politica prevede la guerra aperta a ogni forma di opposizione sociale. Marzo 2021: dietro lo striscione che recita «Sono nato il 17 novembre», più di diecimila persone manifestano per le strade di Atene. Che cos’è successo in

Rivolte e repressione in Spagna: il caso Pablo Hasel

L’arresto del rapper militante Pablo Hasel, avvenuto in Catalunya il 16 febbraio 2021, con la duplice accusa di incitazione al terrorismo e vilipendio alla corona, e la conseguente ondata di manifestazioni e rivolte di piazza ci dicono molto dell’attuale situazione in Spagna. Se da un lato, infatti, la monarchia iberica mostra ancora una volta la sua pulsione a reprimere le molteplici forme di dissenso interno, anche in virtù della Ley Mordaza, dall’altro lato appare altrettanto chiara la profonda crisi sociale

Il caso Caffaro: una pandemia silenziosa

Policlorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente

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