Tag Archives: lotte internazionali

Impressioni dalla Francia in fiamme

Scoppiata dopo l’assassinio per mano poliziesca di Nahel, un ragazzo di 17 anni, la recente sommossa in Francia ha mostrato livelli d’intensità forse superiori alle notti della collera del 2005.  A differenza di vent’anni fa, infatti, la rivolta delle banlieues ha superato i confini delle periferie francesi, segno di una rabbia sempre meno confinata, nonché di un certo “savoir faire” affinatosi nelle diverse esperienze conflittuali degli ultimi anni. A partire da questo episodio abbiamo fatto una chiacchierata con Alessi Dell’Umbria da cui emerge

Un passo avanti? Corrispondenza da Lützerath (Germania)

Il movimento “per la Giustizia climatica” degli ultimi anni, genericamente designato con la formula “Fridays for future”, non ci ha certo abituati a scene come quelle di sabato 14 gennaio 2023 quando, a Lützerath (in Germania), una massa di persone ha letteralmente tracimato oltre le barriere del consentito per cercare di dare concretezza all’intento generale della manifestazione: salvare villaggio e foresta minacciati da un progetto di allargamento di una miniera di carbone. Sorge il sospetto che si stia cominciando a

Freedom Convoy: una corrispondenza dal Canada

In due anni di pandemia e di imposizioni normative in nome dell’emergenza sanitaria, diverse sono state le esperienze di opposizione dai risvolti quantomeno contraddittori. In Canada si è concluso da poche settimane il Freedom Convoy, la “carovana della libertà” che, a detta degli organizzatori, ha preso le mosse contro l’estensione dell’obbligo vaccinale ai camionisti in transito nel Paese e ha bloccato per quasi un mese il centro di Ottawa e alcuni tratti del confine tra Canada e Stati Uniti, riscuotendo

La Minga e l’aguante. Sulla rivolta popolare in Colombia

Dal 28 aprile 2021 in Colombia è esplosa una delle più grandi rivolte popolari degli ultimi decenni. Nato in opposizione a un progetto di riforma fiscale, che – inutile dirlo – avrebbe gravato sulle spalle della povera gente, nel corso delle settimane l’attuale movimento colombiano ha allargato le proprie rivendicazioni e parole d’ordine, occupando le piazze, bloccando le città e resistendo al brutale terrore repressivo messo in atto dallo Stato. Da un compagno di Bogotà, la descrizione di queste settimane di

Punto e a capo. A un anno dalla Floyd Rebellion

È passato un anno dall’uccisone di George Floyd da parte della polizia statunitense e da quando gli elementi di una tempesta perfetta sono esplosi in settimane e mesi dal sapore insurrezionale. Un anno che ha visto non solo la vittoria elettorale di Biden e la sommossa fascistoide di Capitol Hill, il 6 gennaio 2021, ma anche il processo e la condanna dell’agente di polizia Derek Chauvin, l’assassino di Floyd. Un anno soprattutto in cui la polizia ha continuato a uccidere come

Gran Bretagna: quando l’aria si fa infiammabile

Da circa un mese la Gran Bretagna si infiamma di cortei, presidi, marce, occupazioni e scontri con la polizia in diverse città, tre le quali rimbalza sonoro l’eco di un no, chiaro e distinto, alla violenza sessista e razzista della polizia. Le istanze di ribellione scaturiscono dall’omicidio di Sarah Everard per mano di uno sbirro, avvenuto al principio di marzo, quando in parlamento viene proposto il Police, Crime, Sentencing and Court Bill, una legge atta a reprimere tempestivamente qualsivoglia rimostranza

Back in America: frangènti di un’insurrezione

Mentre a pochi giorni dalle elezioni presidenziali le strade di Philadelphia (Pennsylvania) bruciano di rabbia per l’assassinio dell’afroamericano Walter Wallace Jr. da parte di due poliziotti bianchi, da un capo all’altro degli Stati Uniti l’insurrezione ancora infiamma i cuori di coloro che scelgono di gettarsi nelle strade e di non risparmiarsi nello scontro aperto. Ne parliamo con un compagno di New York che ripercorre sinteticamente gli eventi principali degli scorsi mesi, scandaglia fra le pratiche messe in campo e insiste

Seattle (Usa): cronaca dalla Zona Autonoma della Chaz

Manifestazioni, blocchi stradali, scontri con la polizia, commissariati e auto degli sbirri in fiamme, saccheggi, ridistribuzioni di merci, occupazioni… Tanti sono i luoghi e le forme in cui la Floyd rebellion, partita da Minneapolis, continua a dilagare negli Stati Uniti che la pretesa di averne un quadro completo ed esaustivo sembra quasi velleitaria. Il che, ovviamente, è anche un bene. A Seattle da alcune settimane è sorta una Zona Autonoma, la Chaz (Capitol Hill Autonomous Zone), un pezzo di città occupato e

Il testimone è alla strada. Sulla lotta di Patxi Ruiz

Il 9 maggio scorso Patxi Ruiz, prigioniero politico basco, veniva convocato dal direttore del carcere di Murcia II e pesantemente minacciato di ritorsioni anche fisiche, con il pretesto della sua partecipazione attiva ad alcune proteste dei detenuti contro la gestione penitenziaria dell’emergenza covid. Per denunciare questi fatti, e più in generale per attaccare le condizioni di ricatto e minaccia sistematica a cui sono sottoposti i prigionieri politici, dal giorno seguente Patxi ha intrapreso un duro sciopero della sete (durato 12 giorni) e

America oggi: le radici profonde della Floyd Rebellion

Ci sono occasioni della storia in cui tutto sembra verticalizzarsi intorno a un evento. Così l’assassinio poliziesco di George Floyd e la sommossa che ne è scaturita mettono a nudo le innumerevoli contraddizioni e tensioni che stanno alle radici profonde del sistema americano. La media vertiginosa di “esecuzioni extragiudiziali” ai danni degli afroamericani per mano della polizia, il razzismo sistemico dello Stato americano, la dinamica reazionaria del suprematismo bianco che oggi trova la propria espressione politica nell’amministrazione Trump: tutto ciò

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