Tutta mia la città. Sullo sciopero dei riders

 

Tra picchetti volanti, blocchi del traffico e pasti consumati insieme per strada – anziché essere consegnati al cliente – da qualche giorno ha preso il via la protesta dei riders. Da quando un nuovo contratto, che conferma il cottimo e abbassa le tariffe, è stato siglato, si ritrovano  in Piazza 24 maggio per poi attraversare in lungo e in largo il centro urbano e “scioperare” l l’ultimo miglio della smartcity, quel tratto, d’asfalto o pavé, che separa la merce dal consumatore, comodamente seduto sul divano di casa. In tempi di confinamento sanitario, un uso intelligente e libero delle strade, che assume la forma di un sonoro “vaffanculo” a due ruote.
Ne abbiamo parlato con una rider milanese, che ci racconta quanto accaduto tra martedì e giovedì.

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