Grecia: la memoria rivoluzionaria non va in quarantena

L’attuale governo greco, che sin dal suo insediamento ha dichiarato apertamente guerra contro ogni forma di opposizione sociale – con attacchi alle occupazioni, progetti di legge di forte limitazione alle possibilità di manifestare il dissenso e un aumentato livello di militarizzazione delle città – non poteva non cogliere la ghiotta occasione fornita dallo stato d’eccezione per motivi sanitari allo scopo di impedire le mobilitazioni previste per il 17 novembre, ricorrenza storica della liberazione dal “regime dei colonnelli” nel 1973. Ma, nonostante le misure straordinarie e il terrorismo mediatico messi in campo, numerose persone hanno deciso di scendere in piazza e di sfidare l’arroganza del potere. Da un compagno che vive attualmente ad Atene ci siamo fatti raccontare contesto e dinamiche di giornate di piazza particolarmente tese.

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