Arnaldo e la rapina di via Osoppo

img004Il 27 febbraio del 1958 in via Osoppo a Milano viene messa a segno la prima grande rapina ad un portavalori realizzata in Italia. Quell’evento rappresenta un passaggio di discontinuità rispetto alle abitudini criminali dell’epoca e anticipa la stagione dei “grandi colpi” e delle batterie mostrando il “salto” di una malavita che stava cambiando insieme alla città.

In una lunga intervista con Arnaldo, uno degli ideatori della rapina, ripercorriamo le storie della Milano del tempo non con gli occhi storicopolizieschi dei cronisti di “nera” ma con quelli avventurosi di un bambino che nasce in un quartiere popolare, precisamente sul marciapiede di piazzale Loreto dove rischierà poi più tardi di venire fucilato,  e cresce in un ambiente di periferia povero, chiassoso, vivace,  schiacciato sotto il tallone del fascismo e affascinato dalle  storie e dalle canzoni della malavita.

Una narrazione dal “basso” , quella di Arnaldo, che ci restituisce le verità di una Storia vissuta dalla “strada”, tra i giochi, le osterie e la caccia alle lucertole, mentre  colonne di ustascia transitavano per la città e  le cantine diventavano piccoli arsenali.

 

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