Urla non sopite: sulla lotta contro i C.I.E. a Torino
«…Crediamo che sia importante identificare i collaboratori della macchina delle espulsioni. Chi, dalle espulsioni, dai pestaggi ed anche, a volte, dalle rivolte ci guadagna. Che sia importante portare la lotta contro i Centri anche al di fuori di quelle mura, che la lotta è ovunque per chi sa guardare con i giusti occhi.»
Questo il principio che ispira la lotta di chi a Torino, nonostante l’insistenza repressiva di Questura e Procura, ha deciso di proseguire le ostilità contro la macchina C.I.E. e ciò che la fa funzionare, Un’idea pratica particolarmente importante in un momento storico in cui i C.I.E., letteralmente fatti a pezzi negli anni scorsi da innumerevoli lotte interne, sono anche oggetto di un relativo svuotamento attraverso passaggi di riforma e pretesa razionalizzazione.
Di questa prospettiva di lotta, e di questi progetti di “razionalizzazione”, ci siamo fatti raccontare da alcuni compagni e compagne torinesi.