Cronache & Corrispondenze

A Sangre Y Fuego. Sul massacro di insegnanti in Messico

Il 15 giugno scorso, a Oaxaca, ennesima mattanza nella storia del Messico: 12 morti, 43 feriti e vari desaparecidos sono il sanguinoso prodotto del violento intervento di polizia contro i blocchi stradali eretti nel corso delle proteste contro la riforma dell’istruzione. Messo alle strette lo Stato messicano ammette un uso forse eccessivo della forza ma la realtà è che sta sistematicamente applicando il terrore per imporre le riforme strutturali a sangre y fuego e usa il pretesto della guerra al

Berlino: ogni sgombero ha il suo prezzo

Infine è arrivato lo sgombero dell’occupazione di Rigaer Strasse 94 di Berlino e, come annunciata, è divampata la risposta del movimento, di giorno e soprattutto di notte, sulla base del principio: ogni sgombero, un milione di danni. Ne abbiamo parlato con un compagno berlinese d’adozione che inquadra questa situazione a metà strada tra un primo spot elettorale per le incombenti elezioni cittadine e il processo di gentrificazione e normalizzazione della città.   Scarica il podcast

Corrispondenze No Tav 9: Inviolabile libertà

L’ennesima operazione repressiva che ha colpito nei giorni scorsi la Val Susa ha trovato un’inedita risposta, almeno per quelle lande: la decisione di violare pubblicamente le misure restrittive (arresti domiciliari e obblighi di firma). Un compagno che ha assunto in prima persona questa decisione ci parla dei contorni e delle motivazioni di questa presa di posizione. Scarica il podcast

Loi Travail: a che punto siamo?

A che punto siamo con la mobilitazione contro la Loi Travail? Dopo la grande manifestazione del 14 giugno scorso, è difficile comprendere in quale direzione possa evolversi la situazione: da un lato, la fermezza del governo e la brutalità della sua polizia; dall’altro, la CGT presa dalla doppia esigenza di non perdere né la faccia, né il controllo della situazione; infine il ripetuto e incontrollabile tracimare degli “spezzoni di testa”, Alcune considerazioni da parte di una compagna di Parigi. Scarica

Cagliari: i cavalli non sono bus

Come reagireste voi se sotto casa vostra si consumasse regolarmente l’orrenda scena di due cavalli costretti a trasportare su e giù per la città un carrozzone di turisti? A Cagliari c’è chi da tempo ha deciso di dare giusto seguito alla propria incazzatura. Qualcuno ha poi pensato di portare a giudizio due compagne con la grottesca accusa di diffamazione e una richiesta di pena di sei mesi senza condizionale. In occasione della sentenza assolutoria, perché il fatto non sussiste, ci

Nuovi banditi da Torino

Dopo la messa al bando di altri dodici compagni/e da Torino, si discute di queste misure e di come si inseriscano in un piano di normalizzazione più ampio che coinvolge interi pezzi di città e la loro messa a profitto. Come reagire a questa strategia repressiva è un qualcosa su cui tornare a riflettere, ma anche a cui rispondere nell’immediato. Ce ne hanno parlato alcuni/e torinesi ricordandoci di come, a volte, scegliere tra andare o restare diventa una questione di

Tout le monde déteste la police. Una cronaca da Rennes (Francia)

Da qualche mese la Francia è in fiamme contro la Loi Travail. Tra i luoghi più calorosi c’è senza dubbio Rennes, di cui ci narra qui un compagno francese sentito alcuni giorni fa. Una cronaca preziosa, ancorché inevitabilmente parziale, non solo perché fatta da una prospettiva a suo modo periferica, ma anche perché le danze sono ancora aperte con una cadenza degli eventi sempre più accelerata. Scarica il podcast

Contro il nucleare: ultime dalla Finlandia

Da un anno sulla penisola di Hanhikivi in Finlandia la società Fennovoima, con la partecipazione del colosso russo Rosatom, ha avviato i lavori per la costruzione di una nuova centrale nucleare. Immediatamente un campeggio di protesta è nato nei pressi dell’area allo scopo di ostacolare la costruzione del nuovo reattore. Due settimane fa la polizia è intervenuta in forze per la seconda volta per evacuare il campeggio – la prima fu a settembre – vincendo la resistenza dei presenti e

L’inganno della Varesina Bis

La Varesina bis, opera connessa a Pedemontana e al suo sistema, si presenta come l’ennesima inutile colata di cemento che andrà a riversarsi su un territorio già duramente provato da decenni di sfruttamento esasperato e “martoriato dall’inquinamento, discariche censite e non, centri commerciali, svincoli, cave”. Quali le conseguenze ulteriori dal compimento di questa nuova costruzione ? Quali gli interessi nella sua realizzazione ? Ne abbiamo parlato con un compagno del Comitato No Varesina bis, anche in vista dell’incontro pubblico di

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