Author Archives: Radiocane

Ancora su quel tetto. Sullo sgombero della Pizzeria occupata

2 aprile 2014, ore 4.30. Celere e digos irrompono nell’Ardita Pizzeria del Popolo, svegliando gli occupanti che prontamente si barricano nella palazzina e resistono dai ballatoi. Una estenuante fatica logora la sbirraglia, che tenta di oltrepassare le barricate, ma solo dopo due ore riesce ad aprirsi un varco. Due compagni nel frattempo si sono asserragliati su quel tetto che, per la seconda volta in meno di un anno, è teatro di resistenza, cosa che lascia con l’amaro in bocca i

Operazione Outlaw: il fatto non sussiste

Lunedì 31 marzo 2014. La sentenza di primo grado al processo contro i compagni del Fuoriluogo (con l’accusa dapprima di “associazione a delinquere con finalità eversiva”, ridimensionata poi in “associazione a delinquere” semplice) finisce col confermare il senso dell’inchiesta ai loro danni. Un impianto accusatorio sgangherato, testi che si contraddicono e PM che dànno tutta l’impressione di non crederci per nulla: il tutto per un bieco espediente questurino vòlto a togliere di mezzo per qualche tempo alcuni anarchici dalla città

Sud America, Uruguay e movimento anarchico

Pubblichiamo ampi stralci di una lunga conversazione con un compagno anarchico di Montevideo passato di recente in Italia: uno sguardo sul Sud America, sullo sviluppo del piano di integrazione capitalista denominato IIRSA, sui governi di sinistra in molti stati latino-americani e sulla via nazionale al capitalismo buono da essi sostenuta. Ma anche uno sguardo rivolto alle lotte che si stanno articolando contro le gigantesche infrastrutture in agenda e soprattutto un approfondimento sul movimento anarchico sudamericano, la sua crescita, i suoi

Rimini. Fascisti in Riviera

Rimini, notte di sabato 8 marzo, in un locale della zona alcuni compagni incrociano un gruppo di fascisti, due dei quali ex appartenenti a Forza Nuova. Ne nasce un diverbio, che culmina con l’accoltellamento di due compagni, uno dei quali versa ancora in gravi condizioni a causa dei vari colpi infertigli all’addome. La stampa descrive il fatto come una rissa tra bande, ma noi sappiamo bene che quando un fascista arma la propria mano contro un/a compagno/a, ha già operato

Rebetiko, il canto della plebe

Carcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del

Ritorno a Belleville. Trasformazioni urbane e guerra ai poveri

Parigi, Belleville; ovvero di come un quartiere popolare dalla lunga tradizione di rivolta diviene laboratorio in materia di mantenimento dell’ordine e di controllo sociale. Da un compagno del bollettino anarchico Lucioles  (di cui in rete sono disponibili diversi testi tradotti in italiano) ci siamo fatti raccontare alcuni tratti della storia di Belleville, delle contraddizioni sociali che l’attraversano e dell’attività d’agitazione anarchica nel quartiere, anche in relazione a un presidio contro l’occupazione poliziesca svoltosi nel quartiere lo scorso primo marzo. Scarica

Milano tra sgomberi e occupazioni

Milano. 11 Marzo. Alle porte della città, a Sesto San Giovanni, viene sgomberato  dopo alcune settimane di occupazione il gigantesco stabile Ex Impregilo (oltre 30.000mq). Nel mentre,alcuni chilometri più a sud, nello storico quartiere popolare del Giambellino alcune decine di persone decide di prendere possesso di alcuni negozi abbandonati,  di occuparli e renderli immediatamente agibili come luogo di incontro collettivo. Se lo sgombero di Sesto segue a ruota gli strilli della stampa borghese meneghina riguardo le continue occupazioni e i

Dante in Valsusa: Inferno Canto XXXIII bis

Si formerà dal Seghino a Chianocco da Venaus, Bussoleno e Chiomonte per tutta la Val Susa un solo blocco; da fondovalle fino in cima al monte sarà modello d’ogni altra vallata, e d’ogni libertà presidio e fronte; chi vorrà far colà terra bruciata vedrà levar la testa, e quanto vale l’orgoglio d’una gente ricattata. Scarica il podcast

Parchi, ruspe e gente arrabbiata: sulla lotta No Canal a Milano

Una vicenda per molti versi significativa, quella della lotta NoCanal di Milano. Comitati cittadini in difesa di alcuni parchi nella metropoli, l’arroganza dei promotori di Expo 2015 che, dotati di poteri straordinari, portano avanti una logica predatoria sulla città; l’illusione del dialogo con le istituzione e la sua impossibilità reale, nonché alcune possibilità pratiche che si schiudono nel seno della lotta. Anche in vista del corteo previsto per il 16 febbraio 2014, ci siamo fatti raccontare quest’esperienza da un compagno

Corrispondenze NoTav Vol. 7 – parte seconda

Da tempo ormai, la lotta No Tav si trova al cospetto di uno spregiudicato “uso creativo del diritto” e di una sfrenata fantasia repressiva. Se ne inventano di ogni sorta: da ingenti pene pecuniarie a misure cautelari imposte senza uno straccio di motivazione, da piccoli processi per episodi di nessun rilievo all’accusa di terrorismo. Il Processone per i fatti del 27 giugno e del 3 luglio 2011 sta facendo il suo corso, mentre con gli arresti del 9 dicembre 2013

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