Author Archives: Radiocane

Militari nel caveau: contro Conex15

È noto come, nella scienza applicata del dominio e della controinsurrezione, la componente sperimentale e quella predittiva marcino di pari passo in un esercizio permanente di controllo, verifica e riaggiustamento, giacché l’affinamento delle armi e la ginnastica dell’obbedienza richiedono costanza e applicazione. Le esercitazioni militari in campo sociale costituiscono, da questo punto di vista, dei momenti di messa a punto strategica, di test sulle popolazioni e di propaganda fattiva, in cui traspaiono al contempo ambizioni e incubi dei manutentori dell’esistente.

Sotto il fiore nel deserto: Expo, Israele e l’acqua

La presenza ad Expo 2015 dell’ultratecnologico padiglione israeliano è l’occasione, insieme alla compagna autrice dell’opuscolo “Meraviglia delle Meraviglie” , di gettare uno sguardo sulla “eccellenza tecnologica israeliana” e sulla sua “scienza del dominio intorno all’acqua”, ennesima applicazione del connubio tra ricerca universitaria e sfera militare. [display_podcast]     Scarica il podcast

Roma ’74 – Memorie di una battaglia –

Era l’inizio di Settembre. Uno spontaneo insieme di famiglie abitava da mesi un palazzo occupato in un quartiere di periferia quando su decisione del governo la polizia arrivò in forze e buttò tutti per strada… Così inizia questa storia così simile a tante altre di ieri e di oggi. Quello che segue però è soprattutto il racconto di ciò che accadde dopo. Il ricordo di una battaglia che tra il 5 e l’8 Settembre del ’74 coinvolse l’intero quartiere di

Messico: FueElEstado

Di passaggio da Milano, due compagni, profondi conoscitori del Messico, riferiscono sulla situazione esistente in questo “Paese molto vivo, in cui la morte è molto presente”. Spunto del discorso è la scomparsa a Iguala, città dello Stato sud-occidentale di Guerrero, di 43 studenti della scuola rurale di Ayotzinapa, il 26 settembre 2014. Questa tragica vicenda viene qui illustrata nel suo effettivo contesto politico-sociale, sia vicino che remoto, e in alcune delle sue conseguenze più rilevanti, quali un lungo ciclo di

Il nemico alle spalle: il canto popolare contro la Grande guerra. Vol. 3: qui si muore gridando “Assassini!”

Terzo episodio de Il nemico alle spalle, rubrica curata da radiocane e Lorenzo Valera sul canto popolare contro la Grande guerra. Nel pieno dell’insensata carneficina, “fuoco e mitragliatrici, si sente il cannone che spara”. Il sangue s’impasta con la terra nelle trincee, sulle alture, sui monti. Toponomastica del massacro: Monte San Michele, Monte Cappuccio, Gorizia… “e il ritorno per molti non fu”. Interpretazioni originali a cura di Lorenzo Valera e Livia Brambilla. Per info e contatti: blukington.alekos.net I volumi già

Il nemico alla spalle: il canto popolare contro la Grande Guerra. Vol. 2: tocca partire

Secondo episodio de Il nemico alle spalle, rubrica curata da radiocane e Lorenzo Valera sul canto popolare contro la Grande guerra. Tocca partire. All’entrata dell’Italia nel conflitto, si muovono non solo milioni di poveri disgraziati mandati al macello da “quei vigliacchi di quei signori”, ma anche la macchina della propaganda che deve giustificare l’incipiente massacro. Vi partecipano “quei giovani studenti” che “la guerra han voluto” e “han gettato l’Italia nel lutto” e la schiera degli intellettuali interventisti. Alla loro stucchevole

Operazione Fenix: l’antiterrorismo in versione ceca

Repubblica Ceca, 28 aprile 2015: scatta l’operazione Fenix. Decine di compagni inquisiti, undici compagni arrestati, di cui tre tuttora in carcere accusati di aver pianificato alcune azioni dirette. Una vicenda segnata dall’inquietante ruolo svolto da alcuni agenti infiltrati. Un compagno e una compagna ci raccontano alcuni dettagli di questa operazione, con l’invito a sostenere gli arrestati, con benefit, azioni informative, lettere o quant’altro. Per ulteriori informazioni: http://antifenix.noblogs.org/ e http://abc-belarus.org/?lang=en Per scrivere agli arrestati (in attesa di trasferimento definitivo in carcere):

Urla non sopite: sulla lotta contro i C.I.E. a Torino

  «…Crediamo che sia importante identificare i collaboratori della macchina delle espulsioni. Chi, dalle espulsioni, dai pestaggi ed anche, a volte, dalle rivolte ci guadagna. Che sia importante portare la lotta contro i Centri anche al di fuori di quelle mura, che la lotta è ovunque per chi sa guardare con i giusti occhi.» Questo il principio che ispira la lotta di chi a Torino, nonostante l’insistenza repressiva di Questura e Procura, ha deciso di proseguire le ostilità contro la

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