Scherza coi fanti, ma lascia stare i santi. Sulla situazione negli ospedali S. Paolo e S. Carlo di Milano

Quali sono le condizioni di lavoro cui è sottoposto il personale infermieristico in quest’epoca di pandemia? Al netto della stucchevole retorica di guerra che li ha dipinti come “eroi in prima linea”, gli operatori sanitari degli ospedali sono costretti a regole, ritmi e prestazioni professionali sempre più pesanti che la direzione amministrativa impone unilateralmente, forte d’un regime di sostanziale negazione dei diritti sindacali. Ciò mentre le carenze di personale si fanno croniche, i pochi nuovi assunti provengono tutti dalle cooperative e i progetti di ristrutturazione aziendalista del mondo della Sanità restano invariati, nonostante i danni sociali fin qui prodotti e rivelati platealmente dalla cosiddetta “emergenza coronavirus”. In risposta a questa situazione capestro, negli ASST Santi Paolo e Carlo l’USI Sanità ha avviato lo stato di agitazione e, sulla base dell’incontro svoltosi martedì scorso in prefettura, ha proclamato uno sciopero di 24 h per il 14 dicembre. Ne abbiamo parlato con due compagni dell’Usi Sanità di Milano.

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